lunedì 20 ottobre 2008

L'INNO DI MAMELI IN CAMPIDOGLIO (foto Merighi)


Il Consigliere Antonino Torre ha presentato in Campidoglio questa mozione che è stata approvata alla unanimità dei presenti.



M O Z I O N E


PREMESSO CHE:

· È opinione diffusa e riteniamo condivisa dalle parti politiche presenti nel Consiglio comunale che la nostra città, Capitale della Repubblica Italiana, debba avere sul piano normativo e legislativo il giusto riconoscimento e non continui, come avviene molto spesso, a essere considerata, per certi versi, come un qualsiasi altro comune della Regione Lazio.
· Molti auspicano, inoltre, che Roma possa giustamente divenire, in un prossimo futuro, una Città “Stato” in grado addirittura di legiferare per quelli che sono gli aspetti di diretta competenza.
· A prescindere dalle dimensioni territoriali e dal numero degli abitanti, sotto il profilo storico, Roma costituisce il simbolo di quell’unità nazionale che fu completata proprio con la sua conquista, da parte delle truppe italiane, avvenuta nel 1870.

CONSIDERATO CHE:

· L’inno nazionale rappresenta per il popolo italiano, al pari della bandiera tricolore, l’elemento distintivo dell’unità nazionale; elemento unificante nel quale tutti gli italiani, a prescindere dalle regioni di appartenenza sia del nord, sia del centro e sia del sud, si riconoscono.
· Tale inno, divenuto ufficialmente inno nazionale solo nel 2005, è strettamente legato alla città di Roma in quanto le sue parole furono composte nel 1847 da un grande italiano, il genovese Goffredo Mameli, che spese la propria giovane vita sul Colle Gianicolo, proprio durante i combattimenti che seguirono la proclamazione della Repubblica Romana del 1849.
· Segnare l’inizio dei lavori consiliari del Comune di Roma con l’esecuzione dell’Inno nazionale, oltre a dare un’implicita conferma di quanto tale inno e la Città di Roma rappresentino, conferirebbe alle adunanze la giusta solennità, anche alla luce degli aspetti indicati in premessa. Il farlo, inoltre, oltre a distinguere tangibilmente l’assemblea capitolina in ambito nazionale e internazionale, costituirebbe una risposta concreta ai continui e reiterati attacchi che alcuni scriteriati fanno nei confronti dei simboli nazionali.

I CONSIGLIERI PROPONENTI IMPEGNANO

il Presidente dl Consiglio comunale a promuovere tutte le azioni occorrenti per eseguire l’Inno nazionale all’apertura di ogni seduta consiliare. Tale esecuzione, limitata alle battute di apertura dell’inno e al primo ritornello, potrebbe procedere l’appello nominale.

Roma, 31 luglio 2008


Antonino Torre




Il giorno 20 ottobre 2008, per la prima volta nella storia, l'inno nazionale è stato eseguito dalla banda del corpo dei Vigili Urbani di Roma nell'aula Giulio Cesare del Campidoglio. L'iniziativa, promossa, dal generale, è stata molto apprezzata dalle forze politiche presenti nell'amministrazione comunale fatta eccezione per il rappresentante di Rifondazione comunista che è uscito dall'aula.

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